Il primo, il Sambamba, è frequentato tutti i giorni da oltre 20 bambini disabili: qui ricevono trattamenti riabilitativi, un pasto e cure mediche quando necessario.

Il centro Kipepeo invece è aperto tre volte a settimana e segue 15 bambini gravemente malnutriti. Una volta che il bambino ha riacquisito peso e salute può uscire dal programma e alla mamma viene consegnato un incentivo economico per avviare un’attività commerciale o potenziare quella già in corso.

Durante il viaggio ho potuto constatare la bravura, la dolcezza, l’allegria, l’impegno costante ed umano verso i bambini, di tutto il personale impegnato nell’aiuto e nell’assistenza.

Ricordo Stefania, Mohammed, Newton lo psicologo, comprese tutte le operatrici e le cuoche che si sono comportate amichevolmente con me. Ho notato che la gente locale è accogliente, gioiosa, sempre pronta al sorriso, specialmente i bambini che sono veramente speciali.Nel periodo in cui mi sono trattenuta, purtroppo breve, ho cercato di dare il mio aiuto come ho potuto.

Nel tornare in Italia, sono stata incaricata di portare oggetti artigianali, confezionati dalle donne locali, da esporre nei nostri mercatini, sotto Natale, allo scopo di raccogliere fondi per l’associazione.

Per me è stata un’esperienza molto interessante, perché considero una fortuna aver rincontrato quei cari bambini, che porterò sempre nel cuore.

Ringrazio tutti coloro che m i hanno regalato la loro accoglienza e simpatia.

Rita Scottu, volontaria a Iringa (Tanzania) Ottobre 2013 

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