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UN NUOVO FOCAL POINT AD IRINGA

Articolo di Camilla, volontaria in servizio civile in Tanzania


Il mio arrivo in Tanzania, è coinciso con un momento molto importante per L’Africa Chiama: l’apertura di un nuovo focal point ad Isakalilo, nella provincia di Iringa.L’apertura di questo nuovo centro permette di raggiungere un numero ancor più elevato di bambini e ragazzi disabili che, senza di esso, sarebbero destinati a non ricevere nessun tipo di trattamento o sostegno. Aprire un nuovo focal point non è però un lavoro semplice; richiede grandi risorse e un lungo e costante impegno. Tutto parte dalla segnalazione della presenza di bambini disabili in una data area del paese alla quale segue un accurato censimento per individuare il maggior numero di disabili di quella zona e la ricerca di una stanza nella quale poter svolgere le attività di riabilitazione. Coinvolgere i familiari dei bambini disabili è fondamentale, pertanto, all’apertura del focal point, vengono fatte precedere giornate di training durante le quali il fisioterapista Charles e la terapista occupazionale Veronika, spiegano alla comunità il concetto di disabilità cercando di superare lo stigma che ancora oggi in Tanzania ruota attorno a tale condizione. È proprio a questo punto che sono arrivata io. Ho avuto la fortuna di poter partecipare a queste giornate e ciò che mi ha colpito è stata partecipazione della comunità.

Mamme, nonne, padri, fratelli, sorelle tutti riuniti in ascolto superando paure, pregiudizi e vergogna, con la voglia di ricevere risposte alle domande che da tempo affollano i loro pensieri. Ancor più mi ha colpito la dedizione con cui ogni membro dello staff si dedica alla presa in carico dei bambini disabili e delle loro famiglie cercando di creare un senso si comunità ed inclusione piuttosto che di ghettizzazione ed isolamento. È proprio da qui che può prendere avvio il programma di trattamento: dalla conoscenza e dalla presa di coscienza di quello che la disabilità è e di quello che tutti insieme si può fare per migliorare la vita dei bambini con disabilità.  Il percorso intrapreso insieme sarà di certo lungo; a queste giornate seguiranno gli assessment per la valutazione delle condizioni dei bambini, la stesura dei programmi riabilitativi individuali e il conseguente lavoro riabilitativo settimanale ma con l’impegno di ognuno sarà possibile garantire a questi bambini le cure che necessitano e che meritano. 


Camilla Bonfigli, volontaria in servizio civile in Tanzania

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