L’impegno per la sicurezza alimentare - Kenya News

L’Africa Chiama è impegnata da sempre a migliorare i livelli di sicurezza alimentare e salute nutrizionale nella comunità: in questi mesi è stato attivato il progetto “Community Food Security” con l’obiettivo di contribuire a garantire una maggiore sicurezza alimentare per le persone con disabilità e le famiglie con bambini e bambine con disabilità. Di fronte ai problemi legati al riscaldamento globale e alla dipendenza dai paesi produttori di cibo, un’agricoltura organica e locale, che ottimizza la produzione nel pieno rispetto dell’ambiente, rappresenta sicuramente una soluzione più sostenibile per il futuro.

Il team del progetto ha individuato 12 gruppi, ognuno dei quali composto da circa 10 partecipanti tra persone con disabilità e caregivers, già riuniti in iniziative di mutuo-aiuto, che saranno coinvolti nell’avvio di orti biologici che aumenteranno l’autosufficienza alimentare delle famiglie beneficiarie attraverso attività di formazione (pratiche e teoriche) e la distribuzione di kit agricoli personalizzati.

A fine settembre si è concluso un primo corso di 90 ore che ha dato a 12 operatori comunitari e operatrici comunitarie le competenze di base per affiancare ciascun gruppo durante le fasi successive. Una delle sfide principali da affrontare sarà quella di avviare gli orti nei contesti urbani degli slum caratterizzati da spazi limitati, mancanza di terreni coltivabili e acque inquinate. Il team del progetto metterà a disposizione la sua creatività e le sue competenze per avviare soluzioni sostenibili in grado di rigenerare l’ambiente circostante e attivarne le risorse.

Gli operatori comunitari e le operatrici comunitarie, inoltre, condurranno attività di sensibilizzazione nelle scuole sulle corrette norme igienico-nutrizionali ed i benefici di un’agricoltura e un’alimentazione biologica: conoscenze fondamentali per prevenire alcune delle cause di disabilità e promuovere una società attenta all’inclusività e al benessere di tutte le persone.

Ad affiancare tutte le attività ci sono una nutrizionista, una fisioterapista e una terapista occupazionale che supporteranno direttamente le famiglie coinvolte con attività di monitoraggio, visite specialistiche, consulenze individuali e di gruppo.

Flavia Prota – coordinatrice prog. Community Food Security

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